C.N.S Softair Libertas

Decreto Dignità: eliminate le ASD lucrative

23.07.2018

Decreto Dignità: eliminate le ASD lucrativeSport dilettantistico e carattere lucrativo: "questo matrimonio non s'ha da fare".Ora, a differenza della tassativa citazione donabbondiana, non sappiamo se "né domani, né mai". Quel che è certo è che, a pochi giorni dall'entrata in vigore della nuova disciplina (prevista per il 10 luglio 2018), le Società Sportive Dilettantistiche a carattere lucrativo non abbiano riscontrato il beneplacito delle fila dell'esecutivo giallo-verde.Questo secondo il nuovo "Decreto Dignità", firmato dal Governo Conte lo scorso 2 luglio, che di fatto cancella in materia quanto introdotto dall'ultima Legge di Bilancio."Nell'ultima manovra di bilancio è stata introdotta la forma della società sportiva dilettantistica di carattere lucrativo, a nostro giudizio in maniera surrettizia e sbagliata" - ha spiegato il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti, in occasione della presentazione del nuovo Decreto Dignità - "noi pensiamo che lo sport dilettantistico non debba avere fine di lucro e quindi abbiamo abolito questa fattispecie, restituendo alle Asd vere meno burocrazia e la possibilità di operare senza le complicazioni che questa normativa, a partire dal prossimo 10 luglio, avrebbe comportato per tante decine di migliaia di volontari e appassionati".La posizione assunta dalla Libertas rispetto all'introduzione di questa nuova figura di società sportiva dilettantistica è sempre stata in difesa e a tutela del volontariato sportivo in quanto rappresentante di circa il 50% dell'intera promozione sociale italiana.Il Presidente Nazionale Libertas, prof. Luigi Musacchia, ricordando come la disciplina delle società sportive dilettantistiche di carattere lucrativo (contenuta ai commi da 353 a 361 della L. 205/2017) prevedesse che tali associazioni, per essere ritenute tali, avrebbero dovuto possedere una serie di requisiti, origine di non poca apprensione nel mondo sportivo dilettantistico, (quali la dicitura "società sportiva dilettantistica lucrativa" nella denominazione o ragione sociale e l'obbligo di prevedere nelle strutture sportive la presenza di un direttore tecnico in possesso del diploma ISEF o di laurea), accoglie con soddisfazione la decisione del Governo e la posizione assunta dal Sottosegretario Giorgetti, la cui sensibilità in materia non fa che consolidare nuovamente l'importanza del ruolo - civico, sportivo e sociale - ricoperto dalla promozione sportiva di base.