C.N.S Softair Libertas

Il Softair come sport per lo sviluppo del territorio: parte il raduno a Serra San Brun

26.08.2017

"Sviluppo del territorio, costruzione di una rete con le associazioni, rinascita di un gruppo a Serra San Bruno". Sono questi obiettivi fissati dal manager sportivo Francesco De Caria, che ha introdotto la conferenza stampa di presentazione del raduno di Softair, in programma oggi e domani, nella triplice veste di presidente provinciale della Libertas, segretario del Comitato regionale della Libertas e componente dello staff del Coni Point di Vibo Valentia. Dopo aver ringraziato il responsabile nazionale del Softair Libertas Benigno Di Marco ed il gestore della struttura "Isola felice" Francesco Franco, De Caria ha annunciato "l'invio della cartina della cittadina della Certosa e del Parco delle Serre al Dipartimento nazionale Softair Libertas proponendo il nostro territorio per manifestazioni di carattere nazionale". Apprezzamento per l'iniziativa è stato espresso dal sindaco Luigi Tassone che ha intravisto "l'occasione per far vedere le bellezze e le potenzialità del territorio grazie ad una due giorni all'insegna dello sport e del divertimento". Sui concetti tecnici si è soffermato il presidente dell'asd Legione Glaudio Mariano Barbalace che ha spiegato che "il Softair è una pratica sportiva che prevede l'uso di repliche che imitano le armi. Questo sport - ha precisato - trova le sue basi nell'amore verso l'ambiente e la natura tanto che i pallini usati sono biologici e la passione per l'arte militare e la storia sono da considerarsi ingredienti principali. È uno sport completo che comporta un impegno fisico diluito in molte ore. È importante la strategia che comporta l'uso di cartina, gps e bussola. In sostanza - ha concluso - il Softair è un vero sport di squadra in cui è fondamentale la lealtà e l'individualismo non paga". Alla conferenza stampa hanno preso parte anche il vicepresidente dell'Asd Legione Glaudio Giuseppe Roberti ed il segretario del Centro provinciale sportivo Libertas Giuseppe Dominelli.